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CPI US di agosto

Il CPI US ha registrato un rialzo dello 0.4% mom dopo lo 0.5% mom di luglio (non rivisto), trainato principalmente dalla componente energetica, che ha registrato una crescita dell’1.2% mom. Anche la componente dei beni alimentari ha ….


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Aletti Gestielle SGR – Laura Cavallaro -Ufficio Studi


registrato un rincaro consistente, dello 0.5% mom. L’indice core al netto di Food ed Energy ha registrato quindi una crescita più contenuta, dello 0.2% mom, stesso valore del mese precedente. Risultano in accelerazione congiunturale le componenti di Apparel e di Transportation, mentre registra una diminuzione dei prezzi la voce di personal computer. Su base tendenziale il CPI headline registra un’ulteriore accelerazione, al 3.8% yoy dal 3.6% yoy di luglio, toccando così il massimo da settembre 2008. Anche il CPI core accelera moderatamente, registrando 2.0% yoy da 1.8% yoy di luglio e segnando così il massimo da ottobre 2008.

Come anticipato, la componente Energy nel suo complesso ha registrato un rialzo dell’1.2% mom dopo il 2.8% mom di luglio. In particolare, la voce Gasoline è salita dell’1.9% mom dopo il 4.7% mom di luglio. In termini tendenziali, inoltre, la componente Gasoline risulta in rialzo del 32.4% yoy, riflettendo la passata accelerazione dei prezzi delle materie prime.

L’Household Energy ha registrato un rialzo dello 0.4% mom ad agosto, stesso tasso di crescita dei prezzi del mese precedente. Sia l’indice relativo all’elettricità sia quello relativo all’olio da riscaldamento sono scesi dello 0.1% mom ad agosto, ma sono stati più che compensati dal rialzo di natural gas (2.2% mom). Tutte le sottocomponenti della voce Energy risultano in rialzo su base tendenziale, tranne Gas service (-2.0% yoy). Invece, la voce Food è salita dello 0.5% su base congiunturale dopo lo 0.4% mom del mese precedente, con un rialzo dello 0.6% mom della sottovoce Food at Home ed un +0.4% mom nella sottovoce Food Away from Home, il maggior rincaro dei prezzi da ottobre 2008.

All’interno della voce Food at Home, la voce relativa ai Cereali e Prodotti da forno sale dell’1.1% mom, e anche le altre principali voci che rientrano in questa categoria sono salite. In aumento quindi le voci Carne, pollo, pesce ed uova (+0.4% mom), e Frutta e Verdura (+0.6% mom). L’unica eccezione ha riguardato un modesto calo dei prezzi delle bevande alcoliche, che ha registrato una modesta riduzione dei prezzi. Su base tendenziale, l’indice dei prezzi per il cibo a casa è salito del 6.0% yoy.

Al netto delle componenti Food e Energy, l’indice core ha registrato un rialzo dello 0.2% mom ad agosto, stesso risultato di luglio. La componente Shelter risulta in rialzo dello 0.2% mom, registrando il quarto incremento consecutivo di almeno tale importo. L’indice relativo agli affitti sale dello 0.4% mom, il rialzo più fprte da giugno 2008. L’indice dell’owner equivalent rent, invece, sale dello 0.2% mom, mentre Lodging Away From Home registra una correzione consistente (-1.8% mom) dopo gli aumenti degli ultimi mesi.

La componente Apparel sale dell’1.1% mom in agosto, probabilmente riflettendo un’introduzione anticipata dell’abbigliamento autunnale rispetto a quanto anticipato dai fattori di stagionalità e minori saldi estivi in quando i dettaglianti hanno avuto minori scorte di merce estiva da saldare quest’anno. La voce Trasporti risulta in rialzo dello 0.7% mom, riflettendo il rincaro della benzina (+1.9% mom), e il rialzo del prezzo dei veicoli usati (0.9% mom). La componente di Medicare risulta in rialzo dello 0.2% mom.

Il dato di luglio è risultato piuttosto forte principalmente a causa delle componenti più volatili di Energy e di Food. Dovrebbe trattarsi quindi di un’accelerazione delle pressioni inflazionistiche transitoria. Nei prossimi mesi, infatti, non attendiamo dati di inflazione più moderati. Non ci sono comunque rischi concreti di deflazione, nonostante i recenti dati piuttosto deludenti sul lato della crescita.


Disclaimer: La source dei dati è Bloomberg e/o Datastream. Il presente documento è destinato esclusivamente al soggetto destinatario ed ha quale unico scopo quello di illustrare dati e/o pensieri ritenuti degni di nota. Pertanto tale documento ha finalità esclusivamente informative, e non può essere in alcun modo inteso o interpretato quale offerta, invito, consiglio, suggerimento o indicazione di investimento. In nessun caso il presente documento può essere diffuso al pubblico senza preventiva autorizzazione da parte della SGR. Inoltre, anche se la SGR intraprende ogni ragionevole sforzo per ottenere informazioni da fonti ritenute affidabili, non assicura in alcun modo che le informazioni, i dati, le notizie, o le opinioni contenute nel materiale siano esatte, affidabili o complete. Inoltre, la SGR non può essere ritenuta responsabile dell’utilizzo che ne viene fatto.

Da seguire:

Area Euro

– Italia. La fiducia delle imprese potrebbe aumentare ulteriormente a maggio fino a quota 86 dopo la salita a 85,5 di aprile. Prosegue dunque il trend di recupero iniziato oltre un anno fa, che ha riportato l’indice dell’ISAE ai livelli di metà 2008. Dopo una fase in cui il miglioramento del morale era trainato da scorte e attese sulla produzione, già dal mese scorso potrebbe essere iniziata una fase di miglioramento più “genuino” perché basato su un aumento degli ordini correnti; dovrebbe confermarsi il maggior dinamismo degli ordinativi dall’estero rispetto a quelli domestici.

– Germania. I dati dai Laender dovrebbero mostrare una crescita dei prezzi al consumo a maggio di 0,2% m/m. I rischi sulla previsione sono verso il basso. L’inflazione annua è vista salire all’1,3% dall’1% del mese scorso, sia secondo l’indice nazionale che secondo la misura armonizzata. Le pressioni inflazionistiche restano comunque confinate al settore energia (con qualche rischio in più derivante dall’andamento del cambio), mentre l’inflazione core rimane ampliamente sotto controllo.

– Aste – L’Italia colloca da 0.75 a 1,5 miliardi di due indicizzati all’inflazione, il BTPei 2,1% 09/2017 e il BTPei 2,55% 09/2041.

Stati Uniti

– La seconda stima del PIL del 1° trimestre dovrebbe vedere una modesta revisione verso l’alto a 3,5% t/t ann., da 3,2% t/t ann., con un contributo più elevato di consumi ed esportazioni nette.
Ieri sui mercati

L’asta di BOT semestrali ha visto l’intero ammontare collocato a un rendimento medio di 1,327%, contro lo 0,814% della precedente operazione; la domanda è stata di 1,66 volte l’offerta. Collocati anche i 2,5 miliardi di CTZ con scadenza 30.11.2012 a un rendimento di 2,051%, con domanda pari a 1,9 volte l’offerta. Anche il Portogallo ha collocato tutto il miliardo di obbligazioni con scadenza 15.10.2015, pur con rendimento in salita dal 3,498% al 3,701%; la domanda è stata di 1,8 volte l’offerta. Il calo dei rendimenti ha invece penalizzato il collocamento di BOBL 2,25% 2015, che ha visto una copertura di appena 1,1 volte con ben 1,55 miliardi trattenuti dalla Bundesbank. Sui mercati valutari l’euro ha sfiorato 1,2155, ma nelle ultime ore è rimbalzato fino a 1,23; il parziale rientro dell’avversione al rischio ha sostenuto la sterlina contro il dollaro e riportato quest’ultimo sopra quota 90 contro yen. Rimbalzo correttivo per i rendimenti su Bund e UST, ma senza sollievo per gli spread dei periferici europei.

Area Euro

La Commissione Europea ha diffuso la sua proposta per l’imposizione di un’imposta sulle banche, finalizzata alla costituzione di una rete di fondi di garanzia dedicati, per gestire la liquidazione delle aziende di credito in difficoltà senza oneri per i contribuenti.

L’asta straordinaria BCE ha visto il collocamento di fondi per 12 mld di EUR a tre mesi ad un tasso fisso dell’1,0%. L’ammontare è circa il triplo di quello allocato all’asta del 28 aprile. Il numero dei partecipanti, sempre modesto, è salito a 35 da 24.

Le vendite al dettaglio francesi sono calate dell’1,2% m/m in aprile, ben più delle previsioni. Il crollo delle vendite di auto (-9,5% m/m) e la forte contrazione della spesa per beni durevoli (-4,4% m/m) spiegano la variazione mensile negativa.

Stati Uniti

Gli ordinativi di beni durevoli sono cresciuti del 2,9% m/m grazie alla componente aereonautica. L’andamento dei beni capitali esclusi beni per la difesa e aerei registra un calo di -2,4% m/m a fronte di un balzo del 6,5% m/m (rivisto al rialzo) per il mese di marzo. La tendenza di fondo della componente più legata agli investimenti in macchinari risulta positiva.

Grazie al rush finale connesso alla scadenza degli incentivi fiscali, le vendite di nuove case sono risultate superiori alle previsioni: 504mila contro 425mila. Il prezzo mediano è in calo del 9,7% m/m.

Lacker ha segnalato di essere sempre più a disagio con la frase sul “periodo esteso” contenuta nel comunicato della Fed; anche Bullard ha sostenuto che mantenere i tassi fermi per un periodo esteso può creare il rischio di ‘bolle’.


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