Secondo i dati che emergono dall’indagine Professional Investor DNA condotta da Fidelity International, solo il 60% degli investitori professionali afferma di essere completamente o quasi completamente preparato finanziariamente per supportare i clienti in una maggiore aspettativa di vita durante la pensione, mentre un’alta percentuale di rispondenti (40%) evidenzia una mancanza di preparazione.
Cosmo Schinaia, Head of Southern Europe di Fidelity International
- Solo il 60% degli investitori professionali intervistati dichiara di essere finanziariamente preparato per cicli di vita più lunghi.
- Il 57% ritiene che ci siano soluzioni di qualità sufficienti sul mercato per affrontare le esigenze di investimento dovute all’aumento dell’aspettativa di vita.
- Oltre la metà degli investitori prevede di aumentare l’esposizione ad azioni e private assets per prepararsi a un’aspettativa di vita maggiore.
Lo studio, sviluppato in collaborazione con Crisil Coalition Greenwich, che ha intervistato oltre 120 investitori istituzionali e distributori intermediari in tutta Europa e Asia, arriva in un momento chiave, con la popolazione globale che sta vivendo un significativo cambiamento demografico verso una struttura di età più avanzata. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il numero di persone di età pari o superiore a 80 anni è destinato a triplicare tra il 2020 e il 2050, raggiungendo i 426 milioni*.
Katie Roberts, Global Head of Client Solutions di Fidelity International, afferma: “La sfida delle pensioni a livello globale e il divario di finanziamento durante questo periodo della vita non sono nuovi, eppure si tratta di questioni che continuano ad accelerare significativamente con la previsione che le popolazioni vivano più a lungo e, in una certa misura, siano più sane e più attive in pensione.
“Affrontare il tema delle pensioni richiede soluzioni locali – commenta Cosmo Schinaia, Head of Southern Europe di Fidelity International -: è chiaro che il sostegno complessivo da parte dello Stato è destinato a diminuire progressivamente in futuro; perciò, gli individui dovranno diventare sempre più responsabili del finanziamento della propria pensione. Per incrementare il capitale necessario a sostenere una vita più lunga, gli investitori professionali hanno un ruolo chiave nell’offrire ai loro clienti soluzioni rilevanti a lungo termine per prepararsi alla pensione e garantire una continuità nell’investimento, sia attraverso soluzioni di investimento offerte dal datore di lavoro, sia attraverso soluzioni private personalizzate.”
Offerta di prodotti e soluzioni che affrontano la longevità
Un elemento importante per la preparazione alla pensione include l’identificazione degli investimenti finanziari appropriati e delle soluzioni per supportare i clienti nella creazione di una ricchezza sufficiente durante la pensione.
Quando è stato chiesto ai professionisti se attualmente sul mercato ci siano abbastanza prodotti e soluzioni che rispondono alle esigenze di un’aspettativa di vita crescente, solo il 57% degli investitori professionali ha concordato. Benché oltre la metà dei rispondenti ritenga adatto il numero di soluzioni disponibili, vi è tuttavia evidenza della necessità di sviluppare ulteriormente la gamma di prodotti e soluzioni orientati alle sfide della longevità.
“I dati – afferma Schinaia – mostrano come vi sia un’evidente opportunità per il settore del risparmio gestito e della finanza in generale per sviluppare soluzioni innovative in grado di colmare le lacune di questa offerta”.
La longevità come fattore chiave per l’allocazione del portafoglio
In termini di allocazione degli asset, lo studio mostra che gli investitori si stanno orientando per il lungo periodo verso i mercati azionari e dei private assets come mezzo per aumentare il profilo rischio-rendimento dei loro portafogli in previsione di una maggiore aspettativa di vita per i loro clienti. Più della metà degli investitori professionali (55%) prevede un aumento della loro esposizione alle azioni, seguite da asset privati (52%) e reddito fisso (24%). Allo stesso tempo, l’indagine ha evidenziato una potenziale diminuzione dell’esposizione ai fondi multi-asset (28%).
Prosegue Cosmo Schinaia: “È interessante notare, come suggeriscono i risultati, che quando pianificano un portafoglio per la pensione, gli investitori tendono ad aumentare l’allocazione verso asset class più rischiose per accumulare ricchezza nel tempo. Questo è importante, perché nel lungo periodo l’azionario rimane l’unica vera fonte di rendimento, nonché una copertura contro l’inflazione. Tuttavia, non emerge chiaramente come cambi l’allocazione del portafoglio quando i clienti passano dalla fase di accumulo della ricchezza alla fase di decumulo in pensione. Questo è un paradigma che deve cambiare: per rispondere a un’aspettativa di vita più lunga è necessario un approccio diverso alla gestione del patrimonio nel tempo”.
“Prepararsi per la pensione rimane complesso, soprattutto considerando i cambiamenti del mercato e le specificità locali, quali la regolamentazione, le politiche pensionistiche e i quadri normativi. Per questo gli investitori devono spostare l’attenzione da investire per la pensione a investire in pensione, garantendo un finanziamento sufficiente durante l’intero ciclo di vita prolungato. Il sondaggio – conclude Cosmo Schinaia – mostra che, dal punto di vista degli investimenti, sono stati compiuti progressi significativi in termini di preparazione alla pensione. Tuttavia, rimane ancora molto da fare per aumentare la consapevolezza sulla longevità, sulla transizione tra le fasi di accumulo e decumulo, e sulle varie soluzioni disponibili.”
Fonte: InvestmentWorld.it
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