Wewel Claudio J. Safra Sarasin

J. Safra Sarasin: Il rally dell’oro probabilmente si fermerà

J. Safra Sarasin: L’oro è salito nelle ultime settimane, anche dopo una performance stellare da inizio anno di circa il 25%.

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A cura di Claudio Wewel, FX Strategist di J. Safra Sarasin


Gran parte della forte performance del metallo prezioso è stata trainata dall’aumento della domanda strutturale dei mercati emergenti, in particolare della Cina. Oltre agli acquisti istituzionali da parte della PBoC, la domanda è aumentata anche tra gli investitori privati cinesi, spinti dalla mancanza di valide alternative di investimento nazionali. Di conseguenza, il premio Shanghai-Londra pagato per l’acquisto di oro fisico è salito a livelli elevati alla fine del 2023, dove è rimasto per la prima metà del 2024. Dati recenti rivelano, tuttavia, che il premio si è praticamente eroso nelle ultime settimane.

Sembra invece che i driver tradizionali siano finalmente tornati in prima linea. Soprattutto i rendimenti reali statunitensi sono scesi in modo significativo dai massimi del secondo trimestre, spingendo l’indice del dollaro DXY da 107 a circa 100. Entrambi hanno sostenuto il prezzo dell’oro in misura significativa durante l’estate e hanno determinato la ripresa degli afflussi negli ETF sull’oro, osservati a partire da maggio. Il ritmo con cui l’attività economica negli Stati Uniti si indebolirà sarà determinante. La decisione di mercoledì sui tassi sottolinea che la stabilizzazione del mercato del lavoro statunitense è diventata la priorità principale della Fed. Il nostro scenario di base continua a prevedere che la Fed sarà in grado di concretizzare un atterraggio morbido per l’economia statunitense. Ci aspettiamo che i mercati dei tassi statunitensi si consolidino dopo il precipitoso calo dei rendimenti, il che implica che nel breve periodo il supporto per l’oro sarà più debole. A lungo termine, rimaniamo costruttivi sul metallo prezioso, data la nostra previsione di un dollaro più debole nel 2025 e il rischio di un ulteriore indebolimento del mercato del lavoro statunitense, che porterebbe a una riduzione dei rendimenti.

Fonte: InvestmentWorld.it

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