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Oddo BHF AM : La rivoluzione dell’Intelligenza Artificiale: una corsa senza freni?

Oddo BHF AM : Gli ultimi anni sono stati straordinari per l’IA. Dalla comparsa di ChatGPT alla fine del 2022, il ritmo dell’innovazione è diventato inarrestabile.


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A cura di Brice Prunas, Artificial Intelligence Thematic Manager, ODDO BHF AM


Oggi, modelli come Grok 3, GPT-4o e DeepSeek R1 sono molto più potenti dei loro predecessori e si evolvono a una velocità esponenziale. Il costo della potenza di calcolo continua a scendere, e di conseguenza l’IA raddoppia – di fatto – ogni sei mesi. Nazioni e aziende sono coinvolte in una corsa per dominare l’IA: l’iniziativa Stargate degli Stati Uniti e la start-up DeepSeek in Cina dimostrano chiaramente che nessuno ha intenzione di rallentare.

Nonostante questi recenti progressi, siamo ancora solo all’inizio nel comprendere il vero potenziale dell’IA. I modelli precedenti producevano risposte istantanee, i nuovi modelli si prendono tempo, analizzano i problemi, li scompongono e strutturano il ragionamento passo dopo passo. Entriamo così in una nuova era: quella nella quale l’Intelligenza Artificiale non è più solo uno strumento, ma un sistema intelligente capace di comprensione profonda. Le implicazioni economiche sono enormi. Assistiamo alla sostituzione del lavoro con il capitale: la produttività guidata dall’IA trasformerà i settori industriali a una scala senza precedenti. Ma ciò comporta anche una crescente domanda di potenza di calcolo.

Il lancio di DeepSeek R1 a inizio 2025 ha avuto un impatto immediato sul mercato. Per gli Stati Uniti è stato un vero e proprio momento Sputnik: la consapevolezza improvvisa che la Cina è molto più avanti nello sviluppo dell’IA di quanto si pensasse. La risposta non si è fatta attendere: il programma Stargate, un’iniziativa da 500 miliardi di dollari, mira a garantire il primato americano. Storicamente, gli USA hanno guidato l’innovazione, mentre la Cina ha replicato e industrializzato le scoperte a costi inferiori. Ed è esattamente ciò che sta accadendo con l’Intelligenza Artificiale: DeepSeek e le tecnologie di ottimizzazione che rappresenta renderanno l’IA sempre più accessibile a livello globale.

L’ascesa di DeepSeek ha acceso il dibattito sul dominio di Nvidia. Alcuni ritengono che modelli di IA più efficienti potrebbero ridurre la necessità dei costosi chip ad alte prestazioni di Nvidia. Altri segnalano il rischio di sovrainvestimenti, con clienti come Microsoft e fornitori come TSMC che potrebbero aver acquistato più del necessario. Tuttavia, secondo noi, Nvidia è molto più di un produttore di chip: controlla l’intero ecosistema dell’IA. Tra i suoi clienti figurano giganti come Google, AWS e Microsoft, governi impegnati nella costruzione di sistemi sovrani di IA e start-up che lavorano su modelli di ragionamento all’avanguardia. È vero, l’Intelligenza Artificiale diventa più efficiente, ma anche più complessa. Con l’IA basata sul ragionamento che richiede una potenza di calcolo molto superiore, il ruolo di Nvidia resta centrale. La sfida sarà mantenere il ritmo nell’innovazione delle performance.

Siamo vicini all’Intelligenza Artificiale Generale (AGI), ovvero a capacità cognitive simili a quelle umane? Ritengo che – se non ci siamo già arrivati – ci siamo molto vicini. Ciò che colpisce è che l’IA sta ormai alimentando il proprio progresso. Non sono più solo gli esseri umani a istruire questi modelli: l’Intelligenza Artificiale impara da sé, usando dati sintetici per perfezionarsi. Questo ciclo di autoapprendimento cambia tutto – significa che stiamo entrando in una fase in cui lo sviluppo dell’IA non è più completamente nelle mani dell’uomo. E quando questo processo raggiungerà una massa critica, non si potrà più tornare indietro. L’impatto di questo cambiamento, sia in positivo che in negativo, è qualcosa su cui dobbiamo iniziare a riflettere ora.

Una delle applicazioni più promettenti dell’IA è in ambito sanitario. Il lavoro di AlphaFold – un sistema sviluppato da DeepMind – è stato rivoluzionario. Determinare la struttura di una singola proteina richiedeva anni di ricerca; oggi, l’Intelligenza Artificiale può farlo in pochi istanti per milioni di proteine. Questo potrebbe accelerare la scoperta di farmaci, personalizzare le cure e persino prolungare la vita umana. Oltre all’ambito sanitario, l’IA può anche affrontare alcune delle sfide sociali più urgenti. Può democratizzare la conoscenza, ridurre la povertà e offrire accesso all’istruzione su scala globale. Nell’assistenza agli anziani, i robot umanoidi potrebbero rappresentare nuove soluzioni. Per noi non si tratta solo di un cambiamento tecnologico, ma di una trasformazione profonda del nostro modo di vivere e lavorare.

Detto ciò, la rivoluzione dell’Intelligenza Artificiale non è priva di rischi. La sostituzione dei posti di lavoro solleva interrogativi seri sul futuro dell’occupazione. Se il lavoro è parte della nostra identità, cosa accadrà quando intere professioni scompariranno? Trovare nuovi significati e ruoli sarà una delle sfide sociali più grandi del nostro tempo, in un mondo dominato dall’Intelligenza Artificiale. Esiste anche una dimensione geopolitica. Come ogni strumento potente, l’IA può essere usata per fare del bene tanto quanto per fare del male. Se i sistemi più avanzati finissero nelle mani di regimi autoritari, potrebbero diventare strumenti di controllo. Ecco perché stiamo assistendo a massicci investimenti non solo in tecnologia, ma anche in garanzie democratiche ed etiche per il futuro dell’Intelligenza Artificiale.

L’IA è, secondo noi, la forza più dirompente della nostra epoca. Nei prossimi dieci anni ridefinirà interi settori. La chiave per navigare questa trasformazione è individuare le aziende – all’interno e al di fuori del settore tecnologico – che ne trarranno vantaggio: imprese con crescita sostenibile, redditività solida e leadership visionaria. Con il nostro fondo tematico azionario ODDO BHF Artificial Intelligence, investiamo in 15 settori diversi. La sanità è sempre stata un focus centrale, ma abbiamo ampliato l’orizzonte includendo energia rinnovabile, tecnofinanza e altri comparti ad alto impatto. Sebbene il Nord America resti al centro della nostra strategia, la ripresa della Cina – trainata da DeepSeek – è ormai impossibile da ignorare.

Naturalmente, investire nell’Intelligenza Artificiale comporta dei rischi, come accade con qualsiasi nuova tecnologia. Come disse William Gibson: “Il futuro è già arrivato. Solo che non è ancora stato uniformemente distribuito.” L’IA sta modellando quel futuro più rapidamente che mai, e noi siamo determinati a restarne protagonisti.

Fonte: InvestmentWorld.it


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