Kinsella Peter UBP

UBP: Dollaro, oro e petrolio quali prospettive

UBP : A metà maggio, il dollaro USA si è leggermente apprezzato rispetto alle principali valute, sulla scia delle notizie relative alla distensione tra Stati Uniti e Cina sul fronte commerciale.

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A cura di Peter Kinsella Global Head of Forex Strategy, UBP


I dazi sono stati ridotti, concedendo un periodo di 90 giorni per affrontare le questioni sottostanti. Si tratta dell’ultima revoca delle misure tariffarie e i mercati l’hanno interpretata come uno sviluppo positivo per il sentiment di rischio. Le azioni hanno registrato un rialzo e le valute rifugio hanno subito una breve correzione.

Questo ritracciamento del dollaro USA non è stato sostenuto. I negoziatori coreani hanno rivelato che l’amministrazione statunitense ha sollevato la questione del regime valutario della Corea durante i recenti colloqui commerciali, segnalando che queste intese potrebbero essere legate ai progressi compiuti nel raggiungimento di tassi di cambio del dollaro USA più bassi nei confronti dei principali partner commerciali.

Per quanto riguarda il franco svizzero, il presidente della Banca nazionale svizzera Schlegel di recente ha osservato che i tassi della valuta elevetica si sono apprezzati “molto”, e questo potrebbe far presagire un aumento delle dichiarazioni volte a ridurre la pressione al rialzo sul franco svizzero. Prevediamo che la SNB potrebbe effettivamente intervenire brevemente sul tasso di cambio prima di prendere in considerazione la reintroduzione dei tassi di deposito negativi.

L’oro è sceso a livelli di poco inferiori ai 3.200 dollari l’oncia, riflettendo il miglioramento del sentiment sul rischio e un cambio di posizionamento a breve termine, dal metallo giallo alle azioni. Sospettiamo che il calo sarà di breve durata. Le prospettive di domanda di oro rimangono solide, con consumatori e banche centrali che probabilmente approfitteranno di questo momento di debolezza per acquistare.

Il Brent è sceso a livelli di poco inferiori a 60 dollari al barile all’inizio di maggio. Il calo riflette la decisione dell’OPEC di aggiungere altri 411.000 barili al giorno alle sue quote di produzione. Tradizionalmente, l’Arabia Saudita ha sempre dato priorità al mantenimento della propria quota di mercato durante i periodi di domanda debole, e sospettiamo che questa sia stata la ragione principale alla base di questa decisione. Storicamente, queste decisioni sono di natura strategica, il che significa che possiamo prevedere continui cali dei prezzi nelle prossime settimane e nei prossimi mesi; prevediamo che il prezzo del petrolio scenderà a livelli di circa 55 dollari al barile.

Fonte: InvestmentWorld.it


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